HTML5 vs. Apps – prologo e inizio

Come sappiamo HTML5 è una tecnologia recente che permette agli sviluppatori di creare complesse applicazione web-based che possano essere sfruttare da un vasto numero di dispositivi attraverso un comune web browser.

Molti sono dell’opzione che tutto questo salverà il web, rendendo obsolete le applicazioni native.

Per cui una domanda frequente è: faccio un’applicazione nativa o in HTML5?

Esiston fazioni contrastanti con idee a volte addirittura diametralmente opposte. E poi ci sono tutti gli altri. Io sono nella seconda parte.

Le principali questioni che riguardano le decisioni sono relative a:

Distribuzione: le applicazioni native sono distribuite da app stores e market places, o strutture che sono controllate da chi possiede le rispettive plattaforme cui sono destinate. L’HTML5 è distribuito in modo orizzontale attraverso un link che punta nel web.Economico e per tutti.

Monetizzazione: le app native permettono gli acquisti con l’opzione one-click insita nelle piattaforme mobile di riferimento. Le app HTML5 tendono più a monetizzare attraverso l’adv, perchè i pagamenti sono più complessi da sviluppare e meno userfriendly.

La potenza della piattaforma e l’effetto della rete: gli sviluppatori devono sottostare alle regole del mondo per il quale viene fatta l’app, sia essa Android,Win8,Apple. Sicuramente aver il proprio prodotto in un market place o l’altro aiuta anche a dare una diversa svumatura d’importanza presunta, al prodotto sviluppato ed al suo brand. Con HTML5 tutto questo non avviene, senza infamia nè gloria.

Funzionalità: ad oggi l’HTML5 permette davvero molte funzionalità che fin a poco tempo fa erano solo auspicabili, come caching, interfacciarsi con le risorse del proprio dispositivo e molto altro, assottigliando di fatto le differenze con e tecnologie proprietarie.

In più dobbiam prendere in esame il costo dello sviluppo.
Un’app nativa prevede che si sappiano e si mettano in gioco alcune figure professionali che sicuramente costano di più rispetto ad un progetto HTML5.
Ci sono precisi standard di valutazione che sottendono alla scelta della tecnologia per un’applicazione, che possono essere tempi, budget, target, funzionalità richieste, lunghezza di vita del progetto a cui sono legate.

In definitiva non esiste una risposta unica e definitiva al quesito d’inizio “faccio un’applicazione nativa o in HTML5?” – la risposta è “dipende”.

Sicuramente è un argomento sul quale le stesse compagnie di riferimento stanno lavorando. Basti pensare a come Mozilla spinga per l’adozione di formati media liberi come l’OGG, gratuito e fruibile per tutti, mentre Apple supporti e preferisca il formato H.264 che richiede però una licenza di utilizzo da parte dei produttori di browser.

Il lavoro che c’è dietro parla però di per s’è di innovazione e rendimento. Già come l’HTML4 ci si era prefissati di alzare il livello di interattività e fruizione multimediale per le pagine web, integrando tecnologie Flash, Silverlight e Java nei browser, però con dei costi da sostenere. In questa corsa Apple ha lasciato perdere alcune di queste tecnologie, un po’ con la scusa di preservare le risorse per una maggior durata delle batterie, un po’ per rimarcare la sua posizione dominante. Ora con l’HTML5 si cerca e si riesce a far a meno di molte dei queste tecnologie di supporto, liberando i contenuti in favore di un’esperienza utente ricca di molte funzioni. Per approfondire questa parte posso invitare alla lettura dei documenti W3C a riguardo http://www.w3.org/TR/2012/CR-html5-20121217/

joviberton

Nel digitale da sempre, come sviluppatore, responsabile di progetto, responsabile di risorse, digital product design. Mi interesso di tutto quello che gravita attorno a me e che stuzzica la mia curiosità. Anglofico per eccellenza, decisamente naif, sono alla costante ricerca di qualcosa di nuovo su cui perdere nottate.

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  • Aggiungerei a Android, iOS e Winzozz anche Firefox OS. Applicazioni native e mobile sono la stessa cosa con il sistema operativo di Mozilla 🙂